21/08/08

FARSI LE SEGHE DAVANTI AD UN PINGUINO


Oggi mi era venuta l'idea di installare, accanto al mio poco soddisfacente Vista, un sistema Ubuntu in dual boot. Per un istante ho creduto che l'etico e gratuito sistema operativo avrebbe potuto salvare prima me, poi il mondo intero, di geek in geek. Poi mi e' tornato in mente quel benedetto cappello rosso della RedHat linux che per fargli vedere lo scanner, io ho dovuto vedere le stelle.

Mi sono tornati in mente lunghi pomeriggi solitari a ricompilare il kernel, a compilare pacchetti, a cercare di installare il poco e vecchio software che si trovava per linux rimanendo fermo innanzi all'immancabile libreria mancante, o troppo nuova, o troppo vecchia, o troppo verde, o per un'altra "distro", o kekkazzoneso'.

Avevo un dual boot RedHat / Windows95. Linux era cosi' figo, ok, ormai avevo configurato tutto. Ed un pomeriggio, ZOT, un fulmine e ciao computer, scheda madre andata, tutto bruciato, si cambia.

Nuovo computer, processore AMD con tante belle prese USB, e Windows98. Provo a installare RedHat, un aborto, non riconosce un cazzo, un macello. Provo Suse, uguale. E allora, fanculo a Linux e dimenticatoio.

Linux e' comunque un'ottima invenzione: da' modo a disadattati cronici di sentirsi bene, amati, condivisi, da una comunita' di allucinati come loro, che se si ingrippa qualcosa ti suggeriscono una facile soluzione in cui devi aprire un terminale, digitare comandi come in dos, editare file di configurazione piu' disparati, mascherare un device da device diverso, fare copie fisiche.

Un pinguino ben funzionante ed esposto ben in vista fa il paio con la pancetta, gli spuntini, i raduni degli Star Wars fans, e con tante belle ore gettate a farsi seghe davanti ad un terminale nero con caratteri verdi che non trova sta benedetta libreria "libgco.o"

Ma vaffanculo, va.

Nessun commento: