29/09/15

UNA MARCA AL GIORNO, COSI'

Ieri la notizia sulle 2,1 milioni di Audi col softwarino birichino.
Oggi ci sono le 700 mila Seat.
Poi le rogne di BMW con altri test in USA, legate alla stabilita' su strada.
Manca ancora Porsche all'appello. Domani?

26/09/15

I TEDESCHI E LE EMISSIONI GASSOSE: UN RAPPORTO CONFLITTUALE

La Volkswagen, casa automobilistica tedesca, ha deliberatamente venduto 11 milioni di auto che non rispettavano le normative sulle emissioni di NOx. Lo ha fatto volutamente, progettando-testando-installando un software che permettesse di barare ai test, in modo da immettere sulle strade auto che emettevano dalle 10 alle 40 volte i limiti di legge.
Una settantina d'anni fa, sei milioni di ebrei venivare bruciati e passavano per i camini dei lager tedeschi, mentre i tedeschi stessi 'non si accorgevano di nulla', 'non ne sapevano niente', 'non sentivano nessun odore strano' - neanche il vicino di casa del lager di turno.
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Possiamo dire dunque che i tedeschi sottovalutano le emissioni gassose, da sempre.
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Sarcasmo a parte, l'amministratore principale di Volkswagen durante questa produzione a delinquere di stampo teutonico e' pronto ad uscire di scena con un indennizzo da circa 60 milioni di euro.
Invece di essere incriminato per TENTATA STRAGE PRETERINTENZIONALE e di marcire in galera assieme a quelli che sapevano, avra' 30-40 anni residui di vita in cui amleticamente decidere dove impiegare tutti quei soldi, PROVENTO DI CRIMINE.
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Tutto il mondo e' paese, tutto il mondo e' paLese. Gli indegni ed i ladri camminano fieri a testa alta in vestiti da migliaia di euro, con i conti in banca che scoppiano e nell'impunita' totale. Ora sappiamo scientificamente che questo succede anche in Germania.

23/09/15

SARANNO FUMOSI

Quei fresconi della Volkswagen sono riusciti a meritarsi il biasimo sia delle popolazioni nordiche - in quanto hanno mentito, che di quelle mediterranee - in quanto si sono fatti beccare.
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D'altronde, l'auto deve passare IL TEST delle emissioni, non deve per forza essere pulita in strada, no? I tedeschi fanno le cose cosi', precisi alla mania.
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Scherzi a parte, anche le auto che questi test li passano senza rubare, non emettono aria fresca di montagna. E dopo un anno gia' la carburazione e' starata ed emettono di piu'. Vale anche per i benzina, che da "freddi" (catalizzatore sotto i 600 gradi C) scorreggiano allegramente benzene e carcinomi vari assortiti. I diesel emettono molecole dannose piu' polveri sottili che neanche il FAP blocca. Il Filtro Anti Particolato, oltre a funzionare per poco tempo e poi non venendo piu' cambiato, blocca le particelle sottili, MA NON QUELLE SOTTILISSIME. Che si piantano nei polmoni ed entrano addirittura nel sangue, fermandosi dove cazzo gli pare, e creando cancrini in giro.
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Diciamocelo: euro 5 o euro 6 cambia poco. SOLO L'ELETTRICO non caga schifezze. IN LOCO. Perche' l'elettrico comporta tante TANTE BATTERIE, prodotte in altro luogo, con leggi permissive. Stessa cosa per i pannelli solari. Sporcheremo la Cina per tenere pulita l'Europa.
Tant'e', meglio di niente.

22/09/15

AMMAZZACAFFE'

Mondadori ed altri editori di rango vi danno la classifica settimanale dei libri piu' venduti. Ma non vi dicono QUANTI ne sono stati venduti! Certo, se il primo classificato vendesse un centinaio di libri a settimana, sembrerebbe pochino, vista la popolazione ufficialmente eccedente i 60 milioni di individui, di cui almeno 40-50 teoricamente capaci di leggere.
Sospetto poi che i libri di cucina siano in una classifica a parte, vista la quantita' di libri di cucina che trovi in libreria e sulle bancarelle, confrontata con tutti gli altri tipi di libro.
Oggi ANSA dice che il pomodoro italiano e' alla conquista del mondo. E sulla colonna a destra ricette e piatti luculliani a sprolippio.
Ribatte Espresso dalla pagina di Repubblica che con il piglio d'inchiesta grida: i pomodori piu' buoni sono in mano alle mafie. Ma allora la valle degli orti era veramente la valle dei morti, come quella parodia di qualche anno fa...e anche Repubblica poi ti spara ricette a sprolippio.
I libri piu' venduti in Italia sono quelli di ricette, ammettiamolo.
Il cibo in Italia e' molto importante, quasi una religione.
Nel senso: il cibo in Italia e' l'UNICA cosa importante e l'UNICA religione.
Ammettilo: ti indigni di piu' pensando ai migranti che muoiono a frotte nel Mediterraneo ogni giorno, o quando vedi un turista svedese chiedere il KETCHUP da mettere sulla pizza?
Ti infastidisce di piu' un automobilista che non si ferma davanti alle strisce pedonali o uno che beve il cappuccino alla fine del pranzo?
DI' LA VERITA'...
L'Italia e' un'immensa osteria a cielo aperto. Un paese alla frutta.
Anzi. All'ammazzacaffe'.

20/09/15

TECNOLOGIE IDIOTE: I MOVIMENTI KINETIC

Quando l'orologio al quarzo con batteria usa-e-getta divento' estremamente economico, si pose il problema dell'esclusivita'.
I prestigiosi orologi meccanici, a carica manuale o automatica, avevano prezzi molto piu' alti e precisione molto inferiore agli umili ma tecnologicissimi quarzi.
Hai voglia a metterci dell'oro, questo cheap look dato dalla batteria a bottone e dai componenti elettronici proprio non se ne voleva andare. E poi, suvvia, l'ambiente? Ma ci vogliamo pensare all'ambiente o no?
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Quando il mondo si chiedeva come risolvere queste annose problematiche orologistiche, ecco che nasce il tipo di movimento KINETIC, o similare, penso brevettato da Seiko.
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Questa tecnologia e' il top dell'idiozia ed una spiegazione esemplare di cosa NON rappresenti una evoluzione tecnologica, quanto piuttosto un inutile esercizio tecnico finalizzato a fregare i boccaloni di turno.
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Ma iniziamo la spiegazione. Da una parte abbiamo un movimento al quarzo, preciso (diciamo 1-2 sec/mese o meno di scostamento) alimentato da una pila a bottone usa e getta, che dura 5 anni. Le uniche parti in movimento sono i motorini e gli ingranaggi del tempo. Acquistiamo un quasi-top di gamma.
Ragioniamo sui 10 anni, diciamo che potrebbe necessitare di un cambio movimento in 10 anni, se si e' sfortunati. Piu', si cambia la batteria due volte (diciamo che la prima era stata messa molto prima dell'acquisto). Spesa indicativa in 10 anni: 200 € di acquisto + 48€ di batterie e manodopera + 100 € di movimento e manodopera = 348 €, circa 35 €/anno, per un ottimo orologio al quarzo 'tradizionale'.
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Adesso la stessa classe di precisione ed aspetto, ma KINETIC.
Acquisto: 400 € - il doppio secco. Almeno.
Batteria ricaricabile/condensatore, un cambio ogni 5 anni, 90 euro a botta. Si!! Avete capito bene! Li' non c'e' da cambiare la batteria usa e getta, ma c'e' da cambiare il condensatore/batteria ricaricabile!!! Che costa di piu' della batteria non ricaricabile ed e' piu' difficile da cambiare!!! Un mio collega ha un kinetic al titanio e la batteria ricaricabile gli muore ogni 3 anni, al modico costo di 800 corone norvegesi a botta!
Manutenzione: oltre all'elettronica, qui c'e' anche il treno di meccanismi per la ricarica automatica, che vanno puliti e lubrificati come un normale orologio meccanico. A prezzo di saldo, 2 interventi x 80€ ciascuno.
Totale: 400+180+160=740€, cioe' 74 €/anno. Piu' del doppio, senza alcun vantaggio ecologico (devono comunque buttare la pila ricaricabile esaurita!). Gli unici vantaggi sono per il produttore e per il rivenditore/manutentore: piu' prezzo, piu' lavoro, piu' margine.
COMPLIMENTONI AL KINETIC, GREAT SUCCESS.

15/09/15

OKAY, ADESSO MI DIRETE CHE LO RICARICHERANNO OGNI SINGOLO GIORNO PER I DUE ANNI CANONICI DI UTILIZZO PRIMA DI BUTTARLO / parte 2

Ed ora la parte 2: Wearable devices relativamente moderni.
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Dopo all'orologio elettro-meccanico la cui batteria durava 1-2 anni e comunque necessitava di rimessa all'ora almeno una volta alla settimana, sono stati sperimentati sistemi diversi per creare oscillazioni frequentissime e molto regolari. Dal sistema a diapason/tuning fork usato per dire nei Bulova Accutron etc etc, per passare all'OROLOGIO AL QUARZO.
Scoprirono che un cristallo di quarzo, cui veniva data una certa forma, si comportava come un minuscolo diapason oscillante a 32mila e rotte vibrazioni al secondo. Altro che le 28 mila e rotte degli orologi meccanici di gamma alta! Ed inoltre, oscillazioni forze momenti etc non avevano praticamente nessun effetto sulla frequenza di oscillazione. Solo la correzione di temperatura era necessaria, ed era implementata nel circuito.

I cosiddetti quarzi vennero industrializzati a tal punto ed il loro costo ridotto cosi' tanto, che rischiarono di mandare a puttane tutta l'industria fuffogioiellosa dell'orologeria.
Mentre i primi quarzi erano costosi, gia' negli anni 80 li si trovava in regalo nei fustini di detersivo, a 5000 lire sulla bancarella dei marocchini, in regalo con l'abbonamento di Topolino.
Qualsiasi cosa avesse una batteria o una alimentazione elettrica ti dava l'ora. L'auto, il forno, la tv, la radio, il videoregistratore...e l'orologio ovviamente.
Un orologio al quarzo decente sbagliava di 5-10 secondi al mese. I piu' scadenti un po' di piu', ma costavano praticamente niente.
Riserva di energia attuale di un orologio al quarzo: Casio di fascia bassa (20€) con display digitale cronometro sveglia etc etc: ti fa 7 anni con una batteria a bottone da 3V, che costa 3-4€ se la compri buonissima. Sbaglia di 10-20 sec/mese, diciamo che rimetti all'ora sei volte all'anno.
Te lo dimentichi e lui marcia, si bagna e non si ferma, se lo spacchi con 20€ lo rimpiazzi. Puoi averne 5 e alternarli.
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Si' e' vero, annoiati da tanta semplicita' si sono inventati i kinetic che ricaricano una batteria con un movimento automatico (e qui poi dovrai cambiare la batteria ricaricabile - LOL), i solari, il vattelapesca, e comunque di piu' conveniente economicamente di un quarzo con batteria al litio lo devono ancora inventare.
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Torniamo all'Apple Watch. Il punto e' che non e' un orologio, e' un WD che fa tante cose, non si sa quante di queste le faccia bene senza farci un testing intenso come bussola, heart rate, contapassi, gps e vattelapesca. Comunque e' un WD, si chiama "watch" anche se la funzione orologio e' assolutamente secondaria, e per utilizzarlo devi tenere il bluetooth attivato sia sul WD che sull'iphone. Oltre a drenare la batteria dell'iphone con il bluetooth, la sua batteria dura circa un giorno.
Quindi ogni giorno l'utente dovra' toglierlo dal polso e metterlo in carica per un'oretta circa, perdendone le funzioni per quel lasso di tempo. La batteria e' interna e non cambiabile in maniera semplice in caso di esaurimento.
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Conclusione: l'Apple Watch ed in generale la maggior parte dei WD che vengono erroneamente chiamati "watch" perche' si tengono al polso - hanno una autonomia energetica a livello dei primi orologi da tasca meccanici dell' '800, ed anche se la rimessa all'ora non e' piu' necessaria, sara' d'altro canto necessario installare una miriade di patch ed updates perche' i WD sono invasi da software scadente pieno di buchi e di difetti.
Richiedono una cura ed assiduita' maggiore di un orologio da tasca meccanico di inizio '800. Aggiungendo che la funzione di ora esatta, messaggistica etc e' gia assolta da un sacco di altri device gia' in possesso dell'utente, quelli si' necessari poiche' il WD NON li puo' al momento rimpiazzare (telefonare al polso, really?) la non necessita' del WD e la sua "high maintenance" li rende una stupidata che i piu' appassionati / sedotti dal marketing useranno i primi sei mesi / un anno max-max - per poi riporli nel cassetto, o su ebay in attesa del prossimo coglione che li adottera'.
Oppure due anni e finisce nel cassonetto. In attesa del nuovo scintillante WD.

12/09/15

OKAY, ADESSO MI DIRETE CHE LO RICARICHERANNO OGNI SINGOLO GIORNO PER I DUE ANNI CANONICI DI UTILIZZO PRIMA DI BUTTARLO / parte 1

Ebbene si', un post sull' Apple Watch. Ma anche in generale su tutti i wearable-cosi-elettronici che sono tanto cool ma non si sa bene a cosa servano. Comunque, il marketing fa del suo meglio e molti li acquistano.
Per un mese o due li portano pure. E li ricaricano OGNI giorno. I piu' entusiasti li portano anche per sei mesi di fila. E forse si ricordano pure di caricarli OGNI giorno. Il top dell'entusiasmo, che raggiungono in pochi credo, e' portarli per un anno di fila con costanza, ricaricando, aggiornando, pairandoli col cellulare...ma poi? Cassetto.
Ecco, questo e' un post sulla riserva di energia dei wearable devices, dicesi anche dispositivi indossabili. Ma qui si vuole essere cool, almeno un po', e li chiameremo wearable devices, abbreviato in WD.
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PARTE 1: WEARABLES D'ANTAN
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Cosa si puo' definire essere un WD? Io lo definirei come un dispositivo che ha una o piu' funzioni, e che e' indossato sul corpo dell'utilizzatore, diciamo allacciato o comunque connesso fisicamente al corpo od ai vestiti indossati.
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Un WD piuttosto antico e' il classico orologio meccanico da tasca: un oggetto inserito in una tasca di vestito/panciotto/pantalone/giacca che ha la funzione di misurare il tempo. Diciamo che esiste da diversi secoli, ma ha avuto diffusione di massa quando i prezzi sono diventati abbordabili, diciamo da fine '800 in poi. Richiede (uso il presente perche' alcuni pazzi / fighetti lo usano ancora, me compreso a volte ;-) di essere caricato piu' o meno frequentemente perche' i movimenti usati sono per lo piu' meccanici e l'energia motrice e' immagazzinata come energia potenziale elastica, rilasciata gradualmente dallo scappamento.
I primi tipi a godere di diffusione piuttosto ampia hanno bisogno di essere caricati giornalmente, caricando con accortezza la molla attraverso una chiavetta, di solito attaccata alla stessa catenella che lega l'orologio all'indumento. Quindi fissiamo le idee: ogni giorno, dopo aver reperito la chiavetta, si doveva caricare per 1 minuto o meno. Ogni giorno era anche consigliabile rimettere l'ora in accordo al segnale orario della radio, o di un grosso (e quindi piu' preciso) orologio di paese. Lo si faceva ancora con la stessa chiavetta, inserita in una diversa fessura. Totale: trovare la chiavetta, inserirla e fare due operazioni da circa un minuto ciascuna, ogni giorno.
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Con l'andare del tempo, e la scocciatura di cercare la chiavetta che aveva il difetto di poter essere persa, usci' un brevetto che permetteva di caricare e di rimettere l'ora semplicemente manovrando una corona connessa all'orologio. L'accumulo di energia migliorava, in parallelo, tanto che gia' attorno al 1920 o giu' di li' i migliori orologi avevano 30-35 ore o giu' di li' di riserva di carica. Diciamo che se il proprietario si fosse addormentato senza caricare l'orologio, magari dopo una notte brava, avrebbe potuto rimediare caricandolo al risveglio. Anche la precisione migliorava, magari la rimessa all'ora era necessaria solo un giorno su tre. Comunque siamo ancora in: circa 80 secondi di scocciatura al giorno.
E: pulizia/manutenzione/lubrificazione ogni 3-4-5 anni altrimenti si spacca.
Con il tempo anche le funzioni si sono ampliate, aggiungendo data, giorno, mese, anno, cronometro etc.
Una menzione lo meritano i tasca con ampia riserva di carica, detti anche "hebdomas" (settimanali) in quando necessita di essere caricati solo una volta alla settimana (facevano anche 8 agiorni, alcuni) - d'altro canto, avevano un costo piuttosto alto per l'epoca. Quindi messa all'ora ogni tre giorni (ma non era obbligatorio) e carica una volta alla settimana.
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La bussola, disponibile sia in versione simile all'orologio da tasca, sia da polso, e' un altro WD. Non ha bisogno di alcuna forma di energia addizionale, poiche' sfrutta le correnti magnetiche terrestri. Indica il nord magnetico e permette di orientarsi. Nessuna operazione richiesta, neanche la manutenzione, poiche' (una bussola seria) e' riempita di fluido viscoso ed antiruggine. Questo e' un WD praticamente perfetto, anche se ha funzionalita' limitate.
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L'orologio meccanico da polso. Nato come "vezzo per donnette", e rifiutato inizialmente dai militari in quanto secondo loro era un accessorio femminile, fu proprio in campo militare che si sviluppo' ampiamente, siccome permetteva una lettura frequente del tempo (e dei tempi: di lancio proiettili etc) senza andare in tasca e usando una sola mano. Essendo poi sul polso, e quindi soggetto a sollecitazioni maggiori, la tecnologia e' dovuta migliorare per rendere prima piu' robusto il meccanismo, sebbene piu' piccolo di un tasca. Poi, qualcuno ha trovato il modo di sfruttare i movimenti del polso per ricaricare l'orologio, inventando i cossiddetti orologi automatici. Alcuni di questi necessitavano comunque di carica manuale ogni tanto, ma possiamo dire che necessitavano di rimessa all'ora ogni 4 giorni e di carica a findo manuale settimanalmente, sebbene entrambe le operazioni non fossere strettamente obbligatorie.
E- manutenzione ogni 5 anni circa.
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L'orologio da polso elettromeccanico. Il treno degli ingranaggi di misura del tempo era ancora meccanico, ma l'energia e' immagazzinata per la prima volta in una batteria elettrica a bottone, che necessita di essere cambiata 1 volta all'anno (primi orologi di questo tipo) e poi piu' raramente, anche fino a 2 anni. Continua a necessitare di manutenzione ogni 5 anni circa e di messa all'ora, magari una volta alla settimana. Siamo circa al 1950 e la schiavitu' della carica manuale o comunque di tenerlo portato al polso ed in movimento- e' finalmente finita.
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Dico schiavitu' perche' conoscere almeno l'ora e magari la data a prima vista e' diventata col tempo in pratica un obbligo per ogni individuo inserito nella societa'. Non esistevano alternative piu' comode per cui l'unico modo di avere questo servizio era di ricordarsi ogni giorno di fare quelle semplici operazioni. Dimenticarsi significava perdere l'ora/data esatte ed andare incontro a possibili problemi lavorativi o sociali.
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Prossimamente: la seconda parte, con i WD prodotti dal 1960 ad oggi.

11/09/15

DIMOSTRAZIONE MATEMATICA DI COME GLI EUROPEI SIANO DEGLI IDIOTI SENTIMENTALISTI E DEI RAZZISTI

Mentre le borse cinesi vanno ancora allegramente a puttane, solo piu' lentamente, ed il Brasile collassa come previsto, l'Europa e' in preda ad una nuova allucinazione collettiva: la mania dei rifugiati.
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Cioe' adesso ricapitolando, per anni sui giornali si legge di centinaia di uomini-donne-bambini, africani, che allegramente affogano nel Mediterraneo facendo da mangime per i pesci, e non si muove un cazzo, l'Italia si deve arrangiare, la Merkel non li vuole, l`Europa tutta se ne fotte tanto sono solo numeri sul giornale...e poi che ti succede? Una foto di un bimbo curdo annegato, dall'aspetto europoide, gira sui giornali e l'opinione pubblica volubile et sentimentale dei principali paesi civili europei cambia idea ed i relativi governanti devono fare buon viso a cattivo gioco e diventare crocerossine??? Really???
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Quegli altri morti erano forse meno importanti perche' negri?
Cioe' siete cosi' razzisti?? O siete solo degli idioti sentimentalisti e siccome nessuna fotografa ha immortalato i bambini neri che morivano a bagnomaria non vi e' mai passato per la testa che i morti son sempre morti?
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Lontano dagli occhi = lontano dal cuore?
Veramente siete cosi' idioti? O cosi' razzisti?
O un po' e un po'?