22/08/20

A far l'amore comincia tu

A far l'amore comincia tu. Cosa voleva dirci Raffaella Carra' con questa frase sibillina?

Era forse il suggerimento di fare un certo preriscaldo prima di lanciarsi nel petting?

Non sembrava pero' un suggerimento, ma piuttosto un ordine perentorio. Tipo 'te comincia che poi arrivo (vengo) anch'io'. Erano lontani allora i tempi, non solo dell'AIDS, ma anche del ben piu' temibile Covid-19.

Cosi' terribile il Covid-19, da convincerci a stare in casa chiusi coi nostri cari, tutto il tempo, senza scampo. Allucinante.


Ma tornando alla Carra'. Quelli residenti a nord di Trieste, come avrebbero dovuto fare?

Lei sbandierava ai quattro venti che far l'amore era molto bello da Trieste in giu' e tutti hanno sempre pensato che fosse una indicazione geografica ... ma era "in giu' " geograficamente o piuttosto geodedicamente? In giu' forse come sottosuolo di Trieste piuttosto che altrove a sud orizzontalmente.


Ma cosa c'e' nel sottosuolo di Trieste? Trieste come luogo lato in bilico tra l'Italia e la Slavia, sotto Trieste intesa in questo senso sappiamo tutti cosa ci sia: le foibe.


Foibe in cui durante la fine della seconda guerra mondiale sarebbero stati gettati 100 mila Italiani Patrioti (secondo la Questura, 221) - quale tipo di 'amore' sarebbe stato possibile fare dunque, se questa teoria fosse vera, nelle foibe? A questo risulta difficile rispondere, purche' non ci si voglia addentrare in fantasie necrofiliche di difficile comprensione.


Indipendentemente dalla geografia o geodedia dell'atto, Raffaella appariva - al di la' della facciata spavalda - titubante - e non sembrava comunque intenzionata a muovere il primo passo, per cui per non sapere ne' leggere ne' scrivere, ordinava comunque al proprio partner di cominciare l'atto in solitudine. Non promettendo neanche, tra l'altro, di raggiungerlo. 

A far l'amore, comincia tu.

 

Questo ed altri interrogativi verranno posti, settimanalmente, nel nuovo corso del blog NUVOLESENZAFILTRO.


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