22/03/14

RIMINSKAJA PRIMORSKA

Fremono i preparativi per la 'missione di pace' della Russia, diretta stavolta verso la terra storicamente russa della riviera (rivijera) riminese.
Un carico di passaporti nuovi di zecca stretti stretti in valigette 24-ore si affianca ai soliti carichi di mafiorubli/mafiodollari che sbarcano ogni giorno in valigette simili all'aeroporto russificato di Rimini. Pronti a sommergere Rimini e San marino dell'odierno carico di lavanderia monetaria.


La nuova repubblica autonoma che entrera' finalmente a far parte della Federazione Russa si chiamera' Riminskaja Primorska.  Esultano gli albergatori e tutte le associazioni del settore turistico, unite in un liberatorio 'nasdarovia'. Finalmente la lingua russa potra' essere tutelata ed insegnata, a scapito dello sgradito e terrone idioma italico. Fatta salva la ESSHE romagnola, che mai potra' essere estirpata.

Capituale della nuova enclave russa in Europa sara' San Marino, terra di dentisti, avvocati e negozietti con commesse madrelingua russe. Simbolo della nuova repubblica sara' una valigetta straripante di biglietti verdi inserita in una grossa lavatrice.

Oltre sessant'anni dopo l'annichilimento del Riminese, accorpato alla provincia di Forli' dal fascismo di Mussolini in spregio a questa genia di "rammolliti e vili, paese di mercanti e di affittacamere", arriva la rivincita della gens di Ariminum, che saluta romanamente un nuovo Cesare (C'zar // Zar) in Vladimir Putin, a torso nudo sul pedalo' a promettere una nuova battaglia del grano.
E per grano, intendiamo la grana, quella della Organizacija che tanto bene si trova tra Rimini e San Marino.

Il referendum spontaneo e democratico tenutosi a Rimini e provincia, piu' San Marino, ha visto la partecipazione di ben UN MILIONE di votanti sul totale di 360 000 abitanti, di cui circa 200 000 aventi diritto. Un risultato per certi versi strabiliante, che non fa altro che confermare la grande volonta' popolare della Riminskaja Primorska di voltare pagina per abbracciare finalmente la Grande Madre Russia. Subito spostate avanti due ore le lancette dell'orologio, in ossequio all'ora di Mosca.

Reazioni infuriate di USA, NATO e UE, che hanno prontamente varato sanzioni drastiche: non inviteranno piu' la Russia alle loro merende estive e si riservano di dare un buffetto sulla guancia agli uscieri delle ambasciate russe in Europa.

La reazione russa non si e' fatta attendere. Putin, per bocca del suo ministro degli esteri Lavrov ha subito dichiarato: Ah ah ah ah ah....

La pericolosa crisi di risate ha contagiato e rischiato di stroncare tutto lo Stato Maggiore russo per insufficienza respiratoria.


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