Lunedì scorso, nel cesto della frutta che la gentilissima multinazionale che ci impiega ci offre regolarmente, c'erano degli alchechengi.
Maturi al punto giusto e come appena colti dalla pianta...appena mastico il primo mi ritrovo dodicenne in Romagna , sotto un impietoso Luglio, ho in testa il berretto dei Giochi della Gioventù 1988, le zolle sono secche, l'erba fa quello che può.
Ho caldo, pantaloncini corti, ciabatte da mare e maglietta, respiro male e sono incazzato con qualsiasi cosa si muova. Questi fruttini un po' mi consolano, comunque.
E niente, poi, fortunatamente, l'effetto è sparito. Erano molto buoni, comunque.
Maturi al punto giusto e come appena colti dalla pianta...appena mastico il primo mi ritrovo dodicenne in Romagna , sotto un impietoso Luglio, ho in testa il berretto dei Giochi della Gioventù 1988, le zolle sono secche, l'erba fa quello che può.
Ho caldo, pantaloncini corti, ciabatte da mare e maglietta, respiro male e sono incazzato con qualsiasi cosa si muova. Questi fruttini un po' mi consolano, comunque.
E niente, poi, fortunatamente, l'effetto è sparito. Erano molto buoni, comunque.
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